UN NUOVO GEMELLAGGIO ALL’INSEGNA DI SAN GIRIO?

Il Vicesindaco Mirko Rastelli ha avviato i contatti diretti con Claude Arnaud, Sindaco di Lunel, cittadina francese della regione della Linguadoca dalla quale era originario San Girio, Santo Patrono di Potenza Picena. “Le intenzioni – dice Rastelli – sono quelle di gettare le basi per un nuovo patto di amicizia che trovi ragione nella storia e nella cultura civile e religiosa della nostra comunità.” Dunque un gemellaggio in onore di San Girio “in quanto – continua il Vicesindaco – Girio era Barone di Lunel prima di mollare tutto e iniziare il suo pellegrinaggio spirituale che finì proprio a Potenza Picena dove morì.” Il compatrono di Potenza Picena è dunque la figura che potrebbe avvicinare Potenza Picena a Lunel, importante e florida città nella regione francese della Linguadoca che nel XIII secolo era Baronia posseduta dagli antenati di San Girio I contatti, si diceva, proseguono e il Sindaco della cittadina francese Claude Arnaud ringrazia per “l’amabile e interessante proposta che merita certamente di essere presa in considerazione e di ricevere al più presto un seguito”. Unico freno a tutto ciò le impellenti elezioni comunali in quel di Lunel che si terranno il prossimo 9 e 16 marzo, così come il primo cittadino di Lunel informa con una missiva inviata a Rastelli. Claude Arnaud confida nella propria rielezione e “a quel punto – continua il sindaco francese – sarà assolutamente mia premura ricontattarvi per tornare a parlare dell’interessante proposta di unire in gemellaggio le nostre due cittadine, Lunel e Potenza Picena”. Gerio, o Girio, era un nobile francese originario della Linguadoca che lasciò tutti i suoi beni per vivere da eremita. Nato nel 1274, per una serie di acquisizioni e cessioni territoriali della famiglia divenne conte di Roccaforte. Decise di vivere da solitario.e ben presto partì col desiderio di recarsi in Palestina, passando per Roma. Qui Girio seppe che ad Ancona un sant’uomo, Liberio, voleva partire per Gerusalemme. Pensando di viaggiare con lui, andò nelle Marche. Ma a Tolentino si sentì male e morì nei pressi di Potenza Picena (allora la cittadina si chiamava Monte Santo), che oggi lo venera come patrono. Il culto è stato confermato nel 1742.

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Contenuto inserito il 14/02/2008

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Autore Comune di Potenza Picena

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