EX CERAMICA ADRIATICA

In relazione alle recenti notizie di cronaca in merito alla chiusura della Ceramica Adriatica preciso quanto segue: Il Comune di Potenza Picena nel recente passato si è prodigato in tutti i modi possibili e in tutte le sedi per favorire il rilancio dell’attività industriale e garantire un futuro all’Azienda. Ha fornito i suoi buoni uffici e tutta la sua collaborazione e ha dato la massima disponibilità per la delocalizzazione della fabbrica individuando un’area sulla quale costruire il nuovo stabilimento e ricercando imprenditori disponibili ad investire per la costruzione del nuovo capannone. Dopo lunghe ricerche e trattative nell’autunno del 2005 sono state formulate proposte concrete che prevedevano la costruzione di un nuovo stabilimento di 30.000 mq. coperti realizzato su un’area di 50.000 mq. “La Direzione Aziendale”, contravvenendo a quanto sempre dichiarato in precedenza pubblicamente, ha rinunciato all’offerta e ha venduto lo stabilimento dimostrando di non aver alcun interesse al potenziamento dell’azienda, circostanza confermata anche dal fatto che successivamente nessun investimento è stato realizzato nell’ attuale stabilimento. Queste notizie sono note alle maestranze perché dichiarate e dimostrate dall’Amministrazione comunale ai rappresentanti sindacali e ai dipendenti in più occasioni e per ultimo in una assemblea generale tenutasi a Porto Potenza Picena il giorno 8 gennaio 2008 nel corso della quale nessuno ha smentito l’operato del Comune. E’ del tutto infondata quindi e strumentale l’accusa avanzata da alcuni ignoti dipendenti, in una presunta lettera aperta mai pervenuta al Comune, che la mancata delocalizzazione della fabbrica sia imputabile all’Amministrazione Comunale, che ha sempre agito con l’obiettivo di consentire la prosecuzione dell’attività produttiva. Sullo stesso tono è la strumentalizzazione del Consigliere Acquaroli che per l’ennesima volta sa solo criticare l’operato dell’Amministrazione comunale, senza fare mai alcuna proposta ed ingannando deliberatamente dipendenti e cittadini tentando di far credere loro che il Comune poteva sostituirsi alla proprietà nella costruzione e nella gestione dell’attività industriale del nuovo stabilimento, assumendo quindi una veste imprenditoriale palesemente fuori dalle competenze comunali. Circa la prospettata chiusura della fabbrica l’Amministrazione comunale è vicina a tutte le maestranze alle quali esprime tutta la propria solidarietà auspicando che l’Azienda, se non è in grado di delineare una strategia industriale che sappia garantire la prosecuzione dell’attività produttiva, assicuri ai dipendenti, oltre ai diritti maturati, un congruo aiuto che possa alleviare le difficoltà di quanti rimarranno senza lavoro. Sergio Paolucci

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Contenuto inserito il 16/02/2008

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Autore Comune di Potenza Picena

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